Notte del 18 marzo
Finalmente l'elettricità è stata ripristinata nella palestra! Abbiamo tutti pianto di gioia quando è tornata la luce.
La luce è tornata prima di quanto ci aspettassimo poiché nella parte orientale del paese il consumo di corrente è stato ridotto. Ero veramente piena di gioia.
Sono grata alla gente che ha pensato a noi, riducendo i consumi.
Nevicava e il giorno stava per terminare quando sono arrivata nella zona
colpita dal terremoto. Una persona ha borbottato “Ormai Buddha e gli dei ci hanno abbandonati. Lasciano che oggi nevichi”.
Ci sono però tante persone infinitamente dedite alla causa.
La ricostruzione è appena iniziata e sarà lunghissima.
Spero con tutto il mio cuore che il popolo continui ad aiutarci.
Non ci sono ancora il gas e l’olio per le lampade e continua a fare freddo. Durante la notte, la luce elettrica mi ha riscaldata un po'.
Pomeriggio del 18 marzo
Ci siamo raccolti in silenzio per ricordare le vittime alle 14 e 46, ora del sisma.
E’ suonata la sirena. E' passata già una settimana dal giorno del disastro, ma vedendo i rifugiati in lacrime mi rendo conto che è stata velocissima.
Dobbiamo sostenerli psicologicamente.
Le ambulanze non fanno altro che trasportare i pazienti che hanno bisogno di
essere ricoverati in ospedale e c’e’ sempre il solito problema: l’ospedale e’
affollato, mancano le forniture mediche, e il combustibile per le ambulanze scarseggia
Non solo devo accogliere i nuovi pazienti ma devo anche misurargli la pressione. Salgo e scendo dal quarto piano usando le scale, poiché l'ascensore non funziona.
Il tempo sembra non bastare mai.
Ho una pausa di due ore per dormire, ma non faccio altro che pensare a come potrei utilizzare anche questo tempo.
Queste sono le mie poche note della giornata di oggi.
La luce elettrica è calda e luminosa. M'infonde coraggio e ci fa sentire un po' più uniti, con tutto il Giappone.
0 件のコメント:
コメントを投稿