2011年3月30日水曜日

9)chiaro di luna


notte del 19 marzo

Speravo potessimo riposare un po' stasera, ma tante persone soffrono di mal di pancia e hanno la febbre. Quindi abbiamo deciso di riposarci a turno nell'ambulanza.

In realtà preferirei rimanere in palestra con i rifugiati perché non sono sola, ma non posso pensare solo a me.

Una volta entrata nell'ambulanza, ho notato che il suo volante era luminoso. Ho pensato fosse rimasta accesa la luce. Poi mi sono accorta che era la luce della luna che illuminava tutto intorno a me. Durerà solo per stasera? E' un'eccezione?

Se ogni sera fosse così luminosa tutti si sentirebbero meno soli. Qualcuno, insonne, esce fuori a contemplare la luna. Illuminato dai suoi raggi, qualcuno sorride. Mi auguro che tutti possano tornare a sorridere nelle zone disastrate. Spero di cuore che mai più possa capitare qualcosa di brutto.

Dovrebbero arrivare a momenti dei pacchi che ha inviato l'ospedale di Tokyo, via posta notturna. Provo gratitudine per coloro che hanno il compito di riempire i pacchi da mandarci e per gli autisti che guidano i camion per arrivare fino a qui. Domani in molti verranno trasferiti in un altro rifugio di un'altra provincia. Mi piacerebbe poter essere d'aiuto.

Ho parlato con un'anziana oggi. Mi ha detto che abbandonare il suo paese, Rikuzen-Takata, per lei è motivo di grossa sofferenza. Lei è nata e cresciuta qui. Ha 90 anni ora. Vicino alla sua abitazione c'era un museo dedicato al mare. Amava osservare i visitatori che si recavano lì, sorridenti.

Nonostante i problemi che aveva avuto dopo la fine della guerra, era riuscita a costruire una casa insieme a suo marito. Avevano comprato una barca per pescare. Quando ha smesso di lavorare, pensava che avrebbe trascorso serenamente il resto della sua vita, insieme ai figli e ai nipoti. Ora, però, il terremoto ha portato via tutto.

“Forse riusciremo a ricostruire la città, così come abbiamo fatto dopo la guerra. Ma ormai non sono più giovane”, dice piangendo l'anziana. Capisco non abbia voglia di lasciare il suo paese. Per chi è anziano, abbandonare il proprio paese, anche se per poco tempo, è motivo di grande stress. Comunque la gente li accoglierà con gentilezza, e li aspetterà un posto caldo e confortevole. Cercate di essere pazienti, per favore!

Neanch'io vorrei più andarmene da qui. Non vorrei tornare a Tokyo.

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